domenica 26 febbraio 2012

Gricignano. Bicinicttà 2007


Gricignano. Bicinicttà 2007

Gricignano negli anni 60/70 - Parte Seconda



Gricignano. Filmato amatoriale girato alla fine degli anni 60 e gli inizi degli anni 70

Gricignano negli anni 60 e 70 - Parte Prima


Gricignano. Un preziosissimo filmato storico realizzato tra gli anni 60 e 70 dal sig.

Reportage anni 70 a Gricignano


Gricignano. Un originalissimo filmato girato a Gricignano negli anni 70

Festa de l'Unità 1975. Gricignano


Gricignano. Festa de l'Unità 1975.

Giovanni Fondino, un messaggio di Pace


Gricignano. Giovanni Fondino da un messaggio di pace a tutti giovani di Gricignano.

Succivo's Blob


Divertente collage di immagini relative a servizi giornalistici di Pupia.tv per Succivo.

Ciaramella's Blob


Aversa. Un collage divertente di immagini dedicato alla singolare figura del sindaco Aversa Domenico Ciaramella.

Metti un pomeriggio di Novembre a Gricignano


Beacoup de Pupì. Immagini a caso registrate un pomeriggio del 14 Novembre del 2007.

Gricignano. Blob di Pupia 2007


Un blob "Made in Gricignano", realizzato con pezzi di immagini prese dai servizi realizzati per Pupia.tv.

Tre mesi di Pupia.TV


Video realizzato a tre mesi dall'apertura della redazione di Pupia.tv

venerdì 24 febbraio 2012

Vandali in azione nel parco Don Peppino DIana


Intervista a don Carlo Aversano di Casal di Principe (Caserta)

Appello del papà di Annalisa a Massimo Ranieri


- Napoli - Appello del papà di Annalisa a Massimo Ranieri. "Piazza Forcella", dedicata ad Annalisa Durante, la quattordicenne rimasta vittima di una sparatoria, è una delle strutture territoriali destinate a potenziare la rete degli incubatori per la nascita di nuove imprese, in particolare quelle fatte nascere dai giovani. Nell'ex supercinema Giovanni Durante, il papà di Annalisa, prima ha dato vita ad una mostra fotografica che racconta la storia del quartiere e poi si è inventato la riproduzione dei due lavori di Eduardo. Così, nel cuore della città, Eduardo, grandezza naturale ed in cartapesta, è seduto al balcone con accanto una sedia su cui sono poggiate caffettiera napoletana con tanto di "coppetiello", tazzine e zuccheriera come nella commedia "Questi Fantasmi". L'unica differenza che questa volta De Filippo guarda Forcella. Poco più in là, sono posizionati il presepe con accanto il barattolo di colla ed il pennello, il lettino singolo, il vaso da notte e il più classico dei bacili con specchiera annessa per riprodurre la scena più celebre di "Natale in casa Cupiello".
"Da quando abbiamo aperto questa mostra - ha detto orgogliosamente Giovanni - sono migliaia i turisti che l'hanno visitata e lo si può vedere anche dai commenti lasciati sui libri che sono all'ingresso. Cinesi, francesi, tedeschi, americani ma anche italiani e soprattutto napoletani che riscoprono un quartiere con non vuole e non deve morire".
Ora Giovanni Durante lancia un appello "agli artisti di Napoli, a partire da Massimo Ranieri, affinché prima di Natale diano vita proprio qui, nel nostro teatro, ad una sorta di spettacolo per i ragazzi ed i cui proventi vadano in beneficenza". "Se faccio tutto questo è perché non voglio che il ricordo di mia figlia scompaia -- spiega -- e perché c'è bisogno che i ragazzi di questo e di altri quartieri sappiano che ce la possono e ce la devono fare". (19.11.11)

La protesta degli Ambulanti di S. Biagio dei Librai


Napoli - La protesta degli Ambulanti di S. Biagio dei Librai. Continua la protesta degli ambulanti nella zona di via San Biagio dei Librai, nel centro storico di Napoli, che non hanno ottenuto l'autorizzazione del Comune per collocare le proprie bancarelle. Dopo gli sgomberi effettuati dalla polizia municipale, gli ambulanti chiedevano sabato sera un incontro col sindaco Luigi De Magistris, affinché li faccia lavorare almeno fino al termine delle festività natalizie: "Non siamo mafiosi, siamo lavoratori", sottolineano.
"E' vero -- continuano -- siamo abusivi, non abbiamo licenza, ma siamo tutti disoccupati. Vogliamo metterci in regola ma non alle condizioni che ci vogliono imporre, perché non possiamo economicamente sostenerle". L'incontro con il primo cittadino, al termine di lunghe giornate di protesta, è stato ottenuto, come riferisce una delle ambulanti, che poi si appella a De Magistris: "Ci aiuti poiché la nostra intenzione è quella di metterci sulla strada della legalità". (19.11.11)

La casa di Sandokan a Casal di Principe


Casal di Principe (CE) - "Visita" nella casa confiscata al boss del clan dei Casalesi Francesco Schiavone, detto "Sandokan", in via Bologna, a Casal di Principe, dove saranno ubicati il comando dei Vigili Urbani e il Nucleo di Protezione Civile (11.11.11)

Il laboratorio pasticceria Benito a Casal di Principe


Casal di Principe (CE) - Il laboratorio pasticceria Benito. Ancora immagini dell' "Altra Casal di Principe", quella che lavora, quella rappresentata dai veri "Casalesi".Le nostre videocamere sono entrate nella pasticceria "Benito", che dal 1958 delizia i palati dei cittadini di tutto l'agro aversano. Il titolare, Enrico Odorino, ci ospitato nei locali vendita e, soprattutto nel laboratorio dove viene concretizzata la sua arte pasticcera. (23.10.11)

Peperoni, il cortometraggio


Peperoni - Dopo aver partecipato alla rassegna "cOrto Biologico" organizzata dall'associazione "Jerry Essan Masslo" di Casal di Principe, "Peperoni", corto realizzato dai giovani Antonio Di Martino (regia e interpretazione) e Franco Spinelli (direttore della fotografia, operatore video e montatore), rispettivamente di Casaluce e Gricignano, ora la pellicola sbarca alla quarta edizione del "Festival del cinema dei diritti umani" di Napoli che si svolgerà dall'8 al 18 novembre, in diversi luoghi, distribuiti tra l'area cittadina e quella della provincia, indicati dalle associazioni che fanno parte della Rete del Festival. Il corto "Peperoni" è ambientato a Casaluce, cittadina dell'agro aversano, e racconta le avventure di un giovane che, dopo essersi laureato all'estero, grazie ai tanti sacrifici fatti dal padre, si ritrova a lavorare come barista nel proprio paese.Disperato per la propria condizione di precarietà e non vedendo nessun spiraglio per il futuro, si ritrova a subire il fascino del facile guadagno propostogli dal faccendiere (Pasquale) di un pezzo da novanta del paese (don Alfredo) che si sta organizzando per gareggiare, in qualità di candidato sindaco, alle imminenti elezioni amministrative.Dopo qualche iniziale tentennamento, il giovane, interpretato dallo stesso regista Antonio di Martino, diventa parte integrante della "squadra" che mira alla "conquista" del consiglio comunale. Un racconto avvincente, reso accattivante dall'elemento tragicomico che rende ancor più originale le vicende narrate. (18.09.11)

Il Castello di Casaluce tra degrado e incuria


Casaluce (CE) - Il Castello di Casaluce tra degrado e incuria.Festa e sorrisi, ma anche lacrime e grande commozione tra i fedeli, per il ritorno in paese della Madonna di Casaluce, giunta da Aversa, per il tradizione "scambio" che vedrà la sacra effige restare otto mesi nel piccolo centro dell'agro. Il parroco don Michele Verolla, che dal 2011 guida il Santuario della Madonna di Casaluce, ci ha ospitato nell'antico edificio di culto, eretto nel '300 nell'omonimo castello dell'anno mille che figura tra le prime fortezze normanne d'Italia. I monaci celestini, che lo ebbero in dono nel 1360, lo trasformarono in monastero, in stile gotico, arricchendolo con pregevoli tele, attribuite a diversi maestri di scuola fiorentina e del luogo tra i quali il maestro Niccolò di Tommaso, allievo di Giotto. Insieme al castello, i padri celestini ebbero in dono dal barone Raimondo del Balzo anche la preziosa icona bizantina di Santa Maria di Casaluce e due idrie provenienti dalla terra santa e associate alle giare del miracolo di Gesù alle nozze di Cana. Proprio intorno all'icona si è sviluppato il culto in onore della vergine di Casaluce. Diversi i personaggi storici che l'hanno venerata e invocata nei momenti di bisogno da Giovanna I D'Angiò a Carlo III di Borbone. Il santuario, da qualche tempo, è oggetto finalmente di lavori di restauro, mentre il castello verte attualmente in uno stato di abbandono. E' proprio da qui nasce l'appello del parroco don Michele e dei fedeli affinché questo gioiello di architettura ritorni agli antichi splendori. (16.10.11)

La madonna di Casaluce in processione


Casaluce (Ce) - La Madonna di Casaluce in processione. Festa e sorrisi, ma anche lacrime e grande commozione tra i fedeli, per il ritorno in paese della Madonna di Casaluce, giunta da Aversa, per il tradizione "scambio" che vedrà la sacra effige restare otto mesi nel piccolo centro dell'agro. Il parroco don Michele Verolla, che dal 2011 guida il Santuario della Madonna di Casaluce, ci ha ospitato nell'antico edificio di culto, eretto nel '300 nell'omonimo castello dell'anno mille che figura tra le prime fortezze normanne d'Italia. I monaci celestini, che lo ebbero in dono nel 1360, lo trasformarono in monastero, in stile gotico, arricchendolo con pregevoli tele, attribuite a diversi maestri di scuola fiorentina e del luogo tra i quali il maestro Niccolò di Tommaso, allievo di Giotto. Insieme al castello, i padri celestini ebbero in dono dal barone Raimondo del Balzo anche la preziosa icona bizantina di Santa Maria di Casaluce e due idrie provenienti dalla terra santa e associate alle giare del miracolo di Gesù alle nozze di Cana. Proprio intorno all'icona si è sviluppato il culto in onore della vergine di Casaluce. Diversi i personaggi storici che l'hanno venerata e invocata nei momenti di bisogno da Giovanna I D'Angiò a Carlo III di Borbone. Il santuario, da qualche tempo, è oggetto finalmente di lavori di restauro, mentre il castello verte attualmente in uno stato di abbandono. E' proprio da qui nasce l'appello del parroco don Michele e dei fedeli affinché questo gioiello di architettura ritorni agli antichi splendori. (16.10.11)

Il Santuario Madonna di Casaluce raccontato da don Michele Verolla


Casaluce (Ce). Don Michele Verolla e il Santuario Madonna di Casaluce. Festa e sorrisi, ma anche lacrime e grande commozione tra i fedeli, per il ritorno in paese della Madonna di Casaluce, giunta da Aversa, per il tradizione "scambio" che vedrà la sacra effige restare otto mesi nel piccolo centro dell'agro. Il parroco don Michele Verolla, che dal 2011 guida il Santuario della Madonna di Casaluce, ci ha ospitato nell'antico edificio di culto, eretto nel '300 nell'omonimo castello dell'anno mille che figura tra le prime fortezze normanne d'Italia. I monaci celestini, che lo ebbero in dono nel 1360, lo trasformarono in monastero, in stile gotico, arricchendolo con pregevoli tele, attribuite a diversi maestri di scuola fiorentina e del luogo tra i quali il maestro Niccolò di Tommaso, allievo di Giotto. Insieme al castello, i padri celestini ebbero in dono dal barone Raimondo del Balzo anche la preziosa icona bizantina di Santa Maria di Casaluce e due idrie provenienti dalla terra santa e associate alle giare del miracolo di Gesù alle nozze di Cana. Proprio intorno all'icona si è sviluppato il culto in onore della vergine di Casaluce. Diversi i personaggi storici che l'hanno venerata e invocata nei momenti di bisogno da Giovanna I D'Angiò a Carlo III di Borbone. Il santuario, da qualche tempo, è oggetto finalmente di lavori di restauro, mentre il castello verte attualmente in uno stato di abbandono. E' proprio da qui nasce l'appello del parroco don Michele e dei fedeli affinché questo gioiello di architettura ritorni agli antichi splendori. (16.10.11)

Progetto Giovani in Gioco al Santuario Madonna di Briano


Villa di Briano. Progetto Giovani in Gioco al Santuario Madonna di Briano. Intervista a Rosa Traettino, presendte Associazione Santuario Madonna di Briano.

Il velo da sposa più lungo del mondo a Casal di Principe


Casal di Principe (CE) - Il 22 settembre tutto il popolo di Casal di Principe e dei paesi limitrofi si è stretto intorno ad Elena De Angelis, la sposa che, con il suo abito da sogno, ha portato una terra tanto martoriata nel Guinness dei primati per il velo più lungo del mondo Un velo bianco simbolo di riscatto per una città che troppo spesso viene associata ad eventi e persone che negli anni hanno dato un'immagine ingiusta e dannosa. E la voglia di riscatto la si è letta negli occhi e nelle parole dei ragazzi e dei bambini che hanno sostenuto il velo della sposa da record per tutto il tragitto. Il popolo di Casale è stato fiero di essere "casalese".Circa 20 mila persone hanno partecipato al grande evento, secondo gli organizzatori. Il velo dell'abito, realizzato dallo stilista Gianni Molaro, pesa circa 2 quintali, è lungo 3000 metri, 6000 metri di cordoncino bianco e una larghezza di oltre 2 metri. (22.09.11)

Renato Natale sulla cava deir ifuti tossici a Casal di Pricnipe


http://www.pupia.tv  
Casal di Principe (CE) - Renato Natale e la cava di rifiuti tossici. Era il 30 luglio 1988 quando l'allora gruppo consiliare del Partito Comunista, guidato da Renato Franco Natale, denunciò pubblicamente lo scempio la camorra stava perpetrando sul territorio di Casal di Principe.
Lo testimonia il documento "rispolverato" oggi dallo stesso Natale, ex sindaco e presidente dell'associazione "Jerry Masslo", alla luce del rinvenimento di una scarica di rifiuti tossici situata lungo via Circumnvallazione e risalente ai primi anni '90. ............. (03.09.11)

segue: http://www.pupia.tv/casaldiprincipe/cronaca/1863/rifiuti-tossici-natale-denun...

Francesco De Gregori e i suoi Fans


Il pubblico di De Gregori a Montesarchio intervistato da Raffaella Munno.

La donna Cannone - Francesco De Gregori


Una splendida performance di uno dei brani più celebri del principe dei cantautori: La Donna Cannone. Registrata ad un concerto che il cantautore romano ha tenuto a Montesarchio, in provincia di Benevento.

Francesco De Gregori. Scene da un concerto.


Francesco De Gregori in alcune scende del concerto tenuto a Montesarchio in provincia di Benevento.

Rimmel - Francesco De Gregori


Il principe dei cantautori italiani in una brillante performance di uno dei suoi brani più famosi: Rimmel. Registrata durante il concerto che ha tenuto per la festa patronale di Montesarchio in provincia di Benevento in un giorno, a detta del cantautore romano, speciale.

Libera e il cOrto Biologico nel bene confiscato di Via Ruffini

San Cipriano di Aversa. Libera e il cOrto Biologico nel bene confiscato di Via Ruffini.